Roma, 20/06/2011
Le malattie cardiovascolari, segnatamente la Cardiopatia Ischemica e le sue complicanze più temibili, in particolare la Insufficienza Cardiaca, costituiscono (insieme alle patologie oncologiche) le prime cause di morbilità acuta e cronica, oltre che di mortalità generali, si può anche comprendere, facilmente, come la Telecardiologia, applicazione specialistica della Telemedicina, possa e debba andare ad occupare un posto di enorme efficacia operativa per la ottimizzazione dell’assistenza al paziente cardiopatico.
L’utilizzo delle tecnologie di informatica e telecomunicazione, quindi, in campo strettamente assistenziale, persegue una serie di obiettivi riassumibili nei seguenti punti:
a) permettere un migliore utilizzo delle diverse competenze delle strutture sanitarie e delle conoscenze dei diversi specialisti, nonché un razionale utilizzo dei posti letto di ricovero;
b) garantire una maggiore accessibilità ai servizi sanitari ed alle consulenze mediche specialistiche anche da parte dei piccoli ospedali sparsi sul territorio;
c) offrire una maggiore assistenza alle comunità sparse sul territorio ed ai medici “di famiglia” per consentire la gestione dei pazienti in urgenza ed in emergenza;
d) assistere a domicilio malati anziani e malati per i quali è possibile evitare la degenza ospedaliera o ridurne la durata;
e) consentire un adeguato processo di formazione degli operatori sanitari e di educazione della popolazione.
Risulta, ormai, acquisito che la Telecardiologia, migliorando la capacità di interazione tra Ospedale e Territorio, attraverso l’applicazione di sistemi di teleconsulto, telemonitoraggio e teleassistenza e di accesso a distanza delle informazioni cliniche, accresce il livello di qualità dell’ intero Sistema Sanitario. Peraltro, essa non può e non deve sostituire gli essenziali servizi assistenziali domiciliari, ma integrarsi, adeguatamente e proficuamente, con essi.
Pazienti con Insufficienza Cardiaca Cronica in fase avanzata rappresentano la categoria più idonea per essere inserita in programmi di Teleassistenza Cardiologica continuativa. Si calcola che in Italia siano circa tre milioni (il 5% della intera popolazione) i pazienti affetti da insufficienza cardiaca cronica, di cui poco meno di 1/3 con diagnosi di certezza. La prevalenza della insufficienza cardiaca cronica è in continua crescita a causa, come precedentemente detto, soprattutto dell’invecchiamento della popolazione.
Moltissimi dei pazienti in classe IV, inseriti in simili programmi assistenziali, potrebbero ricevere un enorme vantaggio in termini di supporto psicologico e terapeutico grazie, comunque, alla netta riduzione di durata dei ricoveri.
Concludendo, possiamo affermare che è definitivamente dimostrata la validità del “sistema telecardiologico” in termini di riduzione della spesa sanitaria dedicata alle patologie cardiovascolari (marcata riduzione delle giornate di ricovero e delle prestazioni ambulatoriali improprie e/o in eccesso) e di sicuro ed evidente miglioramento della qualità di vita del paziente e dei conviventi (aderenza alle terapie; protezione psicologica; conferma della presenza di condizioni di non emergenza/urgenza senza, dunque, conseguenti ricoveri “inutili”; conferma della presenza di condizioni cliniche che indicano la opportunità/necessità del ricovero).
“La Telecardiologia”
Sede SIC – Via Po 24
Roma, 20 giugno 2011
Sede | Finsic srl Via Po, 24 – Roma E-mail: corsi@sicardiologia.it |
Recapiti telefonici | 0685355854 |
Segreteria Scientifica | Società Italiana di Cardiologia Via Po, 24 – Roma E-mail: corsi@sicardiologia.it |
Recapiti telefonici | 0685355854 |
Crediti ECM | 7 |
Disclipline | Medici di cardiologia Medicina Interna e Generale |
Partecipanti | 30 |
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Scheda d’iscrizione | – |